LAVE D'ORO
“Dal ciclo delle Stratificazioni alle Lave d’oro il passaggio è avvenuto con naturale consequenzialità. Ciò che prima era colore e luce solo intuita, oltre una soglia di rocce spezzate, ora è invece un’incontenibile esplosione cromatica e luminosa. Attraverso l’oro, Giò di Busca porta la luce stessa e la sua mutevolezza all’interno del dipinto, abbandona gli schemi geometrici e abbraccia la libertà del gesto”.
M.C.